Come scegliere il legno per un pavimento in parquet: i legni scuri

29 aprile 2020 - Approfondimenti

All'inizio di questo mese vi abbiamo parlato dei legni chiari per pavimenti in parquet; oggi affronteremo i legni rossi, bruni e scuri per parquet, come ad esempio il legno nero d'Africa.

Parleremo quindi delle essenze identificando il territorio di provenienza di quella specifica pianta che permette di ricavare legname da pavimento, e le divideremo per regioni e per caratteristiche.

Le qualità migliori di un legno da parquet sono la stabilità, la durezza, la resistenza alla torsione e deformazione (soprattutto se si monta il parquet su massetti riscaldati o raffredati) e, non ultimo, la tenuta nel tempo al viraggio del colore e  la capacità di mantenerlo nel tempo.

Come viene preparato il parquet partendo dal legno grezzo

La qualità del legno però non è tutto: questo deve comunque essere spessorato e essiccato a regola d'arte, anche per eliminare una eventuale contaminazione da funghi, batteri, tarli e insetti.

Seguono poi delle fasi di lavorazioni intermedie, che permettono al tavolame di diventare lamella oppure massello di plancette per posa classica (ovvero il parquet che si incolla al pavimento, si stucca, si leviga ed infine si vernicia dopo la posa, a differenza dei nuovi pavimenti in maxi formato di parquet ingegnierizzato e stabilizzato da un supporto in multistrato di altra essenza).

Le fasi successive, nel caso di produzione di tavolame di grandi dimensioni, sono: l'incollaggio al supporto in multistrato, la pressatura, infine la stuccatura dei nodi saltati e sulle spaccature del legno più rustico, la levigatura ed infine l'ultimo importantissimo passaggio della profilatura, che fornisce ad ogni tavola gli incastri maschio-femmina per il montaggio facilitato.

Quali sono i legni scuri per pavimenti in parquet

Ma veniamo ora al nostro viaggio intorno al mondo, alla scoperta di tutti i legni scuri da parquet.

Sud America: il legno di Carbeuva

Legno Cabreuva per pavimenti in parquet

Iniziamo dalle specie di piante che producono legni bruni, e in particolare ci muoviamo nel profumato mondo del Sud America con il Cabreuva, legno profumato che ricorda le note forti dell'incenso  che nasce e cresce in Argentina, Brasile e altri paesi del continente Sud Americano.

Il colore del Cabreuva è caldo e presenta sfumature che vanno dal grigio al castano. Questo legno, una volta posato, potrebbe originare un fenomeno di forte ossidazione, nel caso che si trovi in un ambiente umido o molto illuminato, cambiando radicalmente le note fondamentali dei suoi colori e sembrare, a volte, una superficie di cioccolato con venature particolarmente mosse. Per questo motivo è bene specificare, a chi dovesse amare e scegliere questo tipo di parquet, di aspettarsi uno scurimento del proprio pavimento coll'avanzare del tempo.

Il legno di Cabreuva ha il notevole vantaggio di essere un'essenza dotata di grande durezza e resistenza a graffi e logorio in genere.

Centro-Nord America: il legno di Ipè (o Lapacho)

Legno Ipè per pavimenti in parquet

Il nostro viaggio prosegue sempre nel contintente americano dove, nelle zone centro-meridionali, crescono piante il cui legno è comunemente noto come Ipé (o per molti altri chiamato anche Lapacho): una essenza dal colore molto variegato, in quanto a seconda della zona di provenienza e del clima in cui cresce può assumere colorazioni che vanno dal rosso al bruno, con tracce di verde o connotazioni gialle, la cui ossidazione nel tempo permette comunque di uniformarsi in una tinta abbastanza uniforme.

Il parquet di Lapacho e le doghe di Ipé verniciato sono state un classico negli anni '70 e '80 per la loro caratteristica durezza, ma è nell'uso da esterno che questo legno conosce la sua massima diffusione, grazie al suo largo utilizzo per il decking: le pedane da piscina o le coperture in legno da esterno sono spesso in decking di Ipé, per la grande e prolungata resistenza all'umidità, che permette loro di restare inalterate anche per 25 anni (con le dovute attenzioni di manutenzione che il legno da esterno necessita comunque, in ogni caso).

Africa: il legno di Iroko

Legno Iroko per pavimenti in parquet

Dal continente americano ci spostiamo a quello Africano, dalle cui foreste si ricava un legno pregiato e noto a molti per l'utilizzo che se ne è fatto nella produzione di pavimento in legno ad uso domestico negli ultimi 30 anni: il parquet di Iroko.

Questo legno ha una colorazione marrone chiara in natura, ma che nel tempo si scurisce per effetto di una marcata ossidazione.

Il legno di Iroko è adatto a pavimenti di parquet solido, spesso noto anche come lamparquet (il massello in piccole dimensioni rettangolari che abbiamo spesso visto anche sulle riviste per via del suo aspetto austero ma elegante).

Si usa posare il parquet di Iroko incollandolo al grezzo, per poi stuccarlo e levigarlo, ed infine vernicarlo direttamente a terra. Solamente negli ultimi anni si è diffusa la prefinitura delle plancette di Iroko, che vengono per questo costruite con un supporto incollato sotto lo spessore di 4m circa delle lamelle in massello. Grazie alla notevole resistenza alle sollecitazioni climatiche, il legno di questa pianta si presta anche alla costruzione di lunghe plance di massello per decking da esterno, tanto che le piscine e le aiuole delle case di lusso spesso presentano pavimentazioni e coperture da esterno in decking di Iroko oliato.

Europa: il legno di Noce

Legno Noce per pavimenti in parquet

E dall'Africa approdiamo finalmente in Europa, dove una delle essenze di legno da pavimento più note (e, aimé, costose) viene impiegata da secoli per la costruzione di mobilio di lusso ma anche per pavimenti di parquet: il Noce.

Il suo colore grigio tendente al bruno si può lavorare in prefinitura, nel caso dei parquet in noce, con trattamenti atti a tonalizzarne la venatura per risultati assolutamente di prestigio. La fibra del parquet di noce mostra un andamento ondulato ma rettilineo, tale da permettere al legno di noce di poter essere utilizzato sia come massello in piccolo formato, utile per la costruzione di pavimenti con posa spinata, sia per la realizzazione di parquet in maxiplancia di noce con dimensioni importanti e posa a correre di doghe supportate e prefinite.

Il legno di noce è ampiamente utilizzato per la costruzione di quadrotte da parquet e manufatti da pavimento in legno, come l'intarsio, e la realizzazione di pavimenti continui con tecnica di parquet a disegno noto come "Versailles".

Europa: il legno di Rovere di Slavonia

Legno Rovere di Slavonia per pavimenti in parquet

Arriviamo finalmente al re dei legni da pavimento, quello più noto e utilizzato per le sue capacità camaleontiche: il rovere. Questo legno proviene dalla pianta di quercia nota come Quercus Robur che viene coltivata in tutta Europa centrale, persino in Italia e in Francia, anche se la sua scelta migliore è quella nota come Rovere di Slavonia, che è una qualità di maggior pregio in confronto alla più insipida (se mi è concesso esprimere un parere personale) quercia Siberiana, o alla rosata essenza di quercia Canadese.

Il parquet di Rovere permette il massimo dello sfruttamento di ogni colore e finitura, in ogni formato: dalla maxi plancia ai costrutti più articolati, fino a essere da sempre noto per la famosa spina ungherese, per i parquet spinati alla francese o per la spina Italiana. A tal proposito rimandiamo ad un articolo che descrive la differenza tra i tre tipi di spina nel parquet.

Asia e Indonesia: il legno di Teak

Legno Teak per pavimenti in parquet

Chiudiamo la lista dei legni bruni con il Teak: legno proveniente dalle zone asiatiche e indonesiane, anche se sono state realizzate molte piantagioni anche in Africa e in Sud America.

Le sfumature di questo legno pregiato si tendono ad uniformare nel tempo per diventare chiare e dorate, ma la sua resistenza è ben nota per l'impiego più diffuso che è quello della realizzazione di decking da esterno. Infatti pedane da esterno e rivestimenti in teak sono motivo di orgoglio di chi possa permettersi questa costosa essenza per il proprio giardino.

Chiudiamo il nostro articolo con una rapida occhiata alle essenze di legno denominate come Rosse: mi riferisco in questo caso all'abete, al legno di Acacia, al ciliegio, al doussié Africano e al Merbau, per chiudere infine con il meno noto Padauk.

Europa e America: il legno di Abete

Legno Abete per pavimenti in parquet

L'abete si è da sempre prestato in edilizia, per la costruzione di case e per rivestimenti delle pareti: basti pensare alle case di montagna.

Soprattutto in America questo legno dalle fiamme ampie e rettilinee ha da sempre rappresentato l'apice del concetto di legno. Infatti non è duro, ma tollera bene le tensioni di leganti quali travature e chiodature o incastri da fresa, anche se non è insolito che, se non ben costruito, possa dare origine a cedimenti.

Negli ultimi tempi c'è stato un risveglio del richiamo alla natura, soprattutto da parte di molti architetti e interior designer, visibile nella sempre più diffusa scelta di pavimenti in legno massello di abete, soprattutto quello da recupero da vecchie travi, il cui taglio della cosiddetta "prima patina" da origine a pavimenti di parquet in abete antico di grande impatto estetico.

Italia (coltivata) ed est Europa: il legno di Acacia

A differenza dell'abete, che è una legno di specie resinosa, il legno di Acacia appartiene alla famiglia delle latifoglie e mostra colori molto rossicci, quasi sfumature di arancione.

L'Acacia è dotata di una durezza elevatissima e si presta alla produzione di parquet massello duraturo e resistenti agli urti.

Europa e America: il legno di Ciliegio

Nell'immaginario di tutti il legno di parquet di Ciliegio rappresenta una soluzione di grande prestigio, non fosse altro per i prezzi folli che negli ultimi tempi si possono trovare sul mercato per un pavimento in legno di questo tipo.

Il ciliegio può arrivare dall'Europa ma altre varietà altrettando belle sono provenienti da Sud America (Brasile) e America del nord.

La fibra del ciliegio è piuttosto irregolare e mal sopporta la luce del sole che tende ad ossidarne l'essenza per divenire col tempo di un colore rosso scuro pur acquisendo una luminosità naturale assolutamente elegante.
Non è raccomandabile utilizzare il parquet di ciliegio per pavimentazioni esterne ma si presta alla perfezione per la posa su pavimenti riscaldati in uso domestico interno, grazie alla sua notevole stabilità strutturale che ne consente anche la posa chiodata.

Africa: il legno di Doussiè

Legno Doussiè per pavimenti in parquet

Altro legno rosso è il noto Doussié Africano che assomiglia, per le sue note gialle, al rovere, ma presenta una venatura e una fiammatura assai diversa per via della sua compattezza. Questa caratteristica ne fa comunque un legno ottimo per la costruzione di parquet da interni: il Doussié ha infatti, negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, conosciuto una diffusione enorme nelle case Italiane, e tutt'ora si possono trovare pavimenti in ottimo stato, che con una manutenzione straordinaria o una lamatura eseguita da professionisti torna come nuovo nonostante l'età.

Asia e Indonesia: il legno di Merebau

Legno Merbau per pavimenti in parquet

Il Merbau è un legno di provenienza asiatica e indonesiana che presenta una colorazione che passa dal rosso al bruno o in alcune varianti potrebbe essere persino giallastro, per via dell'assorbimento di minerali che la pianta assimila durante la crescita.

Il parquet Merbau, come il pavimento in Teak, nel tempo subisce una ossidazione così elevata che tende ad uniformarsi molto. In ogni caso parliamo di un massello dalle notevoli caratteristiche di durezza e stabilità, ideale per la produzione di parquet prefiniti e da posare grezzi e verniciare sul posto.

Africa: il legno di Padauk

Legno Padauk per pavimenti in parquet

Spendo infine due parole per un legno, il Padouk africano, che è poco noto per il fatto che la sua posa a grezzo (e conseguente levigatura) comporta la produzione di polveri dall'effetto assai irritante ed è poco amato dai posatori. Inoltre, tali polveri macchiano i mobili e gli oggetti circostanti, e questo lo rende un legno poco amato anche dai potenziali clienti.

Africa: il legno di Wengè, Ebano e Afrormosia

Chiudiamo questo articolo con due essenze di legno scure note a tutti ma poco diffuse, per l'elevato costo e per la difficoltà di reperimento, da qundo il legno di Wengé e di Ebano sono diventati rari e spesso irreperibili per scarsità.

Legno Ebano per pavimenti in parquet

L'Ebano infatti è un legno non più legalizzato e se ne trova solo qualche fondo di magazzino, il cui acquisto ci sentiamo di far valutare bene da un esperto, per identificare il caso in cui non fosse stato ben conservato.
Il Wengé invece è un legno molto longevo con sfumature nere e venature rossicce, il cui parquet regge bene carichi elevati anche in uso di pavimenti pubblici e sollecitati da alto livello di calpestio.

Legno Wengè per pavimenti in parquet

Il prefinito di wengé si trova, prodotto a livello industriale, con plancette di multistrato che supportano un massello di 4mm di spessore, normalmente con una finitura naturale ma lucida.

Infine, simile al Wengé (per la provenienza) è il legno da pavimento in Afrormosia, specie africana dal colore bruno e sfumature color oro dalla durezza elevata, particolarmente idoneo a pose su pavimento riscaldato, anche se la sua elevata capacità di ossidazione lo rende nel tempo oltremodo scuro.

Se non l'hai già fatto, approfondisci con l'articolo dei legni chiari per pavimenti in parquet

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Commenti

Sara 30/11/2021 04:10:33

Circa un legno scuro adatto alla spina ungherese, resistente ed adatto ai riscaldamenti sotto traccia quale mi consigliereste. Odio i colori rossastri o miele. Mi piace senza vernici il più possibile simile al legno naturale vergine.

PARQUET SARTORIALE RISPONDE: buongiorno sono Andrea titolare di Parquet Sartoriale: mi scuso personalmente e pubblicamente se non le ho mai risposto perchè solo oggi a distanza di mesi,facendo pulizia deli messaggi finiti in Antispam, ho trovato il suo e altri messaggi e commenti con domande specifiche a cui non avevo mai risposto. Per questo invito sempre a scriverci via mail a info@parquetsartoriale.it , comunicazione che gestiamo anche più volte al giorno e che non ci fa perdere nessun contatto con le persone che ci seguono

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