Prove di resistenza e stress test dei clienti su parquet Sartoriale
29 May 2025 - Guide e consigli
Dubbi comuni dei clienti: “Il legno si graffia facilmente?”
I cosiddetti “stress test” arrivano spesso dai nostri stessi clienti, che ci chiedono: “Il legno si graffia facilmente?”
Ovviamente nessun legno è indistruttibile, ma utilizziamo le migliori finiture naturali e trattamenti prefinito ad alta resistenza, progettati per garantire durabilità e protezione nel tempo.
Neppure le vernici più resistenti possono contrastare danni estremi, come un taglio da taglierino o la caduta verticale di un oggetto molto pesante (es. un ferro da stiro).
Ciò che garantiamo è una protezione efficace contro l’usura quotidiana: abrasione da calpestio, piccoli sassolini sotto le scarpe (se non trascinati) e le normali sollecitazioni domestiche.
Le nostre finiture sono progettate per resistere anche ai giochi dei bambini, come le macchinine sul pavimento.
I limiti del legno e i confronti con altri materiali
È bene ricordare che, in caso di impatto violento – ad esempio con un martello – nessun tipo di legno può rimanere integro: la superficie inevitabilmente si ammacca.
Tuttavia, un colpo simile su una piastrella causerebbe con ogni probabilità una rottura, mentre sul legno si limita a un’ammaccatura.
Consigli per prevenire danni al parquet
Per prevenire danni, è importante adottare semplici accorgimenti: ad esempio, applicare feltrini sotto i mobili.
Mai trascinare mobili pesanti (come armadi pieni) senza protezioni adeguate sotto i piedi: si rischiano segni permanenti.
Un aneddoto significativo: i pattini a rotelle
A tal proposito, condivido un breve aneddoto.
Un cliente mi chiama dopo tre anni soddisfatti di utilizzo e mi segnala la comparsa di vistose strisce sul parquet.
Poiché si trovava a 500 km di distanza, mi invia delle foto: si notano chiaramente delle grosse sgommate scure.
Gli chiedo se ricorda l’origine di quei segni, ma inizialmente mi risponde che non è successo nulla di particolare.
Poi sento che dice ai figli di rallentare. Chiedo il motivo. Risposta: i bambini stanno correndo in casa con i pattini a rotelle.
Gli spiego che le sgommate derivano dai tamponi dei pattini durante le frenate. Lui risponde: “Vorrei che il parquet resistesse anche a questo.”
A quel punto, lo ammetto: non esiste pavimento in legno che possa resistere a un simile stress meccanico ripetuto.
Un altro caso pratico: i test con liquidi
Un altro cliente mi racconta di aver fatto numerose prove: ha versato sugo, pomodoro, olio, acqua e Coca-Cola su un campione. Dopo 24 ore, una passata di spugna e nessuna macchia. Decide quindi di ordinare il parquet. Ma poi nota che il caffè ha lasciato una macchia.
Le chiedo: “Il caffè era bollente?” Risponde sì. Ecco spiegato: il calore ha sciolto la resina della vernice protettiva, non il legno. È rimasta una traccia nella finitura.
Il legno non si è macchiato, ma si è alterata la resina superficiale.
È chiaro: ogni materiale ha i suoi limiti. Il nostro compito è ridurli al minimo.
Ma quando un pavimento mostra tale resistenza a liquidi e usura, significa che l’unico vero nemico resta la mancanza di cura.
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