Parquet rovere spinato e 3 tipi di spine: francese, italiana e ungherese
29 May 2025 - Guide e consigli
Origini storiche del parquet spinato
Il parquet spinato ha origini antiche, risalenti al XVIII secolo.
Quando un cliente mi dice di voler un pavimento a spina, spesso lo motiva dicendo che lo trova elegante e affascinante.
In realtà, nella sua versione italiana, questo tipo di pavimentazione fu introdotto probabilmente dalla dinastia Sabauda, in Piemonte.
Tuttavia, fu Luigi XIV – il Re Sole – a richiedere per Versailles la celebre spina francese, caratterizzata da tagli a 45°. Parallelamente, in area prussiana nacque la variante conosciuta come spina ungherese, con tagli a 60°.
Un design pensato per la nobiltà
Questo tipo di posa nasceva per valorizzare grandi saloni nobiliari: il pavimento veniva suddiviso in molteplici moduli a spina ortogonale (90°) per ottenere effetti decorativi unici.
Le tavole disposte in direzioni opposte riflettevano diversamente la luce: alcune venivano illuminate, altre restavano in ombra, creando un contrasto visivo dinamico.
Questo gioco di luce generava una rifrazione visiva e un effetto di chiaroscuro naturale.
Il risultato era un effetto a mosaico con sfumature chiaroscurali che impreziosivano l’ambiente, creando veri e propri percorsi decorativi.
Perché scegliere un parquet a spina
Il parquet a spina in legno ha un’identità elegante e classica. Chi lo sceglie, lo fa per amore dello stile tradizionale, senza bisogno di rivisitarlo in chiave moderna.
È possibile arricchire la posa con elementi decorativi come fasce perimetrali e bindelli, che incorniciano il disegno.
Come ottenere un effetto più arioso
Utilizzando formati più ampi – ad esempio tavole larghe 12 cm invece delle tradizionali 6-7 cm – si ottiene un effetto visivo più arioso.
Questo aiuta a contrastare l’effetto ottico tipico della spina, che tende a suddividere lo spazio e farlo apparire più piccolo.
Al contrario di quanto si creda, anche negli ambienti piccoli un tavolato largo può valorizzare lo spazio, aumentandone la percezione visiva.
Le tre principali varianti di posa a spina
Esistono tre principali tipi di posa a spina: spina italiana (rettangolare a 90°), spina francese (taglio a 45°) e spina ungherese (taglio a 60°).
La posa in spina ungherese, soprattutto con doghe lunghe (es. 70 cm), è particolarmente adatta ad ambienti spaziosi che ne valorizzano l’effetto scenografico.
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