Le colle e gli adesivi da parquet

30 gennaio 2021 - La voce dei posatori

Montare il pavimento in legno con colle a due componenti o con moderni adesivi silanici?

Abbiamo posto questa domanda ai nostri posatori e ai tecnici di aziende chimiche che producono colle e adesivi per la posa di pavimenti in legno.
Il discorso non è banale: le colle usate normalmente da anni sui cantieri sono di tipo a due componenti e quelle monocomponenti silaniche o poliuretaniche.

Oggi il montaggio del parquet e l'installazione dei pavimenti in legno presuppone per il posatore una lunga permanenza a contatto con le esalazioni degli agenti chimici presenti nella colla; così, anche per evitare fastidiose allergie e reazioni all'uso di colle chimicamente prodotte secondo vecchi concetti, molti hanno preferito passare a quei collanti da pavimento moderni detti silanici, che usano come principio di incollaggio il silano, capace di emanare meno sostanze nocive. Infatti, oltre ad essere esente da solventi, le colle silaniche non hanno nemmeno quelle componenti tanto spaventose riportate nelle etichette di sicurezza di questi prodotti. quali le ammine libere, lo stagno, gli isocianati e le resine epossidiche.

E se le colle sono sicure per i posatori, tanto più vale il discorso di salubrità per chi in quell'ambiente ci dovrà abitare, ossia i clienti compratori del parquet.

Resta inteso che tutte le colle presenti sul mercato hanno certificazioni di sicurezza e corrispondono ai limiti minimi stabiliti per legge di emissioni nocive e biocompatibilità, ma ce ne sono come in ogni campo di più alta qualità e con minori emissioni.
Questo discorso tanto più è importante quando si tratta di posare parquet in legno come pavimenti in legno massello di rovere o listoncini in legno massiccio di essenze esotiche: in tal caso l'impiego di colle richiede accorgimenti che preservino anche il cliente che abiterà quell'ambiente, per cui meno esalazioni avrà la colla in futuro e meglio sarà.
Infine teniamo conto del principio per cui la colla classificata in classe A+ e così dette "SOLVENT FREE" avrà requisiti indispensabili per definirsi ecocompatibile, ma le colle silaniche in casi come la posa su masseti raffrescati o su pavimenti radianti daranno una maggiore elasticità di fronte a sbalzi di umidità e temperatura di contatto, per cui risulteranno sempre la scelta migliore seppur di maggior costo.

Comunque questa regola di massima non vale per tutte le colle, e le indicazioni riportate sulle schede tecniche di prodotto aiuteranno a capire se la formula chimica proposta dal fornitore si adatta o meno ai pavimenti raffreddati e ai massetti riscaldanti. Il consiglio è di rivolgersi sempre a tecnici del settore e a persone preparate o venditori consapevoli, onde evitare spiacevoli scollamenti del parquet nel tempo o vuoti settoriali dove la colla non abbia aggrappato al 100% sulla superficie sottostante.

Ci sono poi colle monocomponenti non silaniche, come ad esempio gli adesivi epossi-poliuretanici ipoallergenici, che sono un compromesso tra le due tipologie sopra descritte.

Attenzione soprattutto al piano di posa su cui andiamo ad operare: ma questo è più un consiglio per i tecnici della posa che ben sanno non sia indicato incollare il parquet direttamente su un vecchio pavimento: sia esso in lengo, nel qual caso va verificato che sia coeso e ben incollato senza punti di debolezza per evitare distaccamenti, sia esso un vecchio pavimento in marmo o piastrelle che andrebbero prima graffiate e poi preparate con prodotti detti primer atti a coadiuvare l'adesione della colla da legno: molti conoscono questi prodotti come promotori di adesione da incollo per parquet.

Un discorso infine va fatto sui contenitori: diciamo chiaramente che per legge ogni posatore avveduto smaltisce i vuoi a norma di legge in discarica. Per facilitare questa operazione si è passato da anni dal contenitori in lamiera a quelli in plastica, e molti produttori hanno inventato formati intelligenti di colle a due componenti dove il componente indurente che normalmente si chiama componente B, per distinguerlo dal componente A (vanno miscelati in ragione di un rapporto di 1:10), incui il barattolo piccolo del B entra a scompersa al centro del bidone A, rendendone più facile anche il trasporto in cantiere e le spedizioni su pallet. Ma sicuramente il modo più ecofriendly sono i così detti "salsicciotti" come quello che riportiamo a titolo puramente esemplificativo in fotografia qui allegata al testo. Lo smaltimento è più rapido e il volume residuo dei salsicciotti più facile da trasportare quando si pulisce il cantiere a fine posa.

Ecco cosa ne pensano gli esperti di settore con cui collabora Parquet Sartoriale:

Alessandro (Emilia Romagna): Devo essere sincero: per quello che riguarda la colla noi utilizziamo quella economica, da cantieristica per intenderci, uno su tutti per il prezzo, perchè comunque garantiscono ottime prestazioni. Utilizziamo colle più ecologiche solo su richiesta del cliente che quindi è disposto a spendere di più, la silanica per quello che riguarda le sue caratteristiche la consiglierei a chi monta il legno su un pavimento riscaldato, essendo più "elastica" si adatta meglio alle sollecitazioni che una posa così può comportare. Utilizziamo la monocomponente solo per piccoli interventi o per chiedere una posa se abbiamo appena finito il secchio e magari mancano 2 file di pavimento da montare. In America so che di silanica ne usano molto di più ma posano decisamente ad altri prezzi.
Con la bicomponente ci facciamo rasature e livellamenti del massetto là dove ce ne fosse bisogno, mescolata con la segatura del legno che così gli da corpo al composto e il giorno dopo gli si può posare tranquillamente sopra, cosa che con la monocomponente è sconsigliato fare.

Gianpietro (Veneto): le colle silaniche le uso perchè per le mie pose non scendo a compromesso. Uso quelle a due componenti solo se devo posare per dei committenti che mi forniscono legno e colla, ma se devo scegliere la Silanica per un discorso di praticità, esendo monocomponente ha meno sprechi, inoltre è più elastica e funziona molto bene per pavimenti riscaldati e farreddanti. Infine per un discorso di salute: per noi che siamo tutto il giorno in ginocchio sopra le colle e relative esalazioni sapere di avere un adesivo a basso impatto ambientale è un argomento convincente. Le colle da cantieristica, per capirci quella che si usa in massicce quantità su progetti di metrature importanti, emana un odore a cui ci si abitua, ma anche al quale si può col tempo reagire con insofferenza e qualche reazione allergica alla pelle delle mani.

Roberto (Liguria): Come adesivi, uso praticamente solo bicomponenti.
La scelta è dovuta alla praticità d'impiego, hanno un "tempo aperto" maggiore alle silaniche e lo spreco è pari a zero.
Con le silaniche, forse per scarsa abitudine, all'uso del prodotto, i residui di colla non utilizzata sono sempre consistenti, se prende aria fa il così detto "crostone".
Ho utilizzato diversi tipi e marchi di colla in passato di silaniche, ma nessuna mi ha mai entusiasmato. Esistono anche le bicomponente senza solventi, esenti da ammine che credo siano causa di allergie.
Ne ho usate in passato anche di quella versione, ma la spatolabilitá (ossia la capacità di stendere la colla mentre si lavora) l'ho sempre riscontrata più difficoltosa.

Angelo (Sicilia): Io per i prefiniti utilizzo la silanica, molto più pratica dato che è monocomponente e molto più facile da pulire.
Per i parquet traduzionali come il massello e i lamparquet classici utilizzo la bicomponente.
Con la silanica mai avuto problemi di tempo di utilizzo e quella che rimane mi è mai capitato di trovarla dura l'indomani, se chiusa bene e se si usa l'accorgimento di rimettere sopra la protezione che si trova una volta aperta la latta.
Nel caso dei legni da parquet prefiniti la silanica ha la comodità che se il giorno prima dimentichi per una svista qualche macchia, la macchia si leva subito dal legno e non lascia l'alone che invece la bicomponente puntualmente lascia se non si sta attenti.

Gabriele (Toscana): Noi nel 95% dei casi usiamo bicomponente esente da solventi, ed il restante 5 % per i cantieri navali la monocomponente, per motivi di elasticità maggiore

Parola al tecnico di una azienda produttrice di colle per parquet:
Andrea (Lombardia): Sulle colle c'è sempre tanti da parlare e da dire... da tecnico reputo i collanti bicomponenti epossi-poliuretanici di qualità (con prestazioni di tenuta elevati) i più universali. Sono adatti a qualsiasi sottofondo (l'epossidico ha un adesione pressoché universale) e per qualsiasi formato di legno (dalle plancette alle maxi plance fino al massello di dimensioni importanti). Sicuramente essendo bicomponenti sono meno "pratici" per via della catalisi. Come Carver (l'azienda per cui lavoro e per i cui prodotti fornisco consulenza) in questo settore spingiamo sempre per collanti esenti da solventi come E90 ed Epocol plus (quest'ultima anche certificata EC1). I monocomponenti silanici sono anche loro molto validi per quel che riguarda la capacità di adesione (anche la loro pressoché universale) ma li reputo tecnicamente meno adatti al massello soprattutto di formati importanti non perchè non lo tengano incollato ma semplicemente perchè con la loro elasticità ne assecondano troppo i movimenti. Sono invece sempre validi sugli stratificati a prescindere da dimensioni e da quanti strati siano composti. In questo come Carver abbiamo 2 versioni una silanica classica (Sil-Elastik certificata EC1) e una silanica ibrida poliuretanica (One-sil Plus certificata EC1 plus) con prestazioni tecniche di tenuta veramente molto alte.
Sicuramente le bicomponenti come già detto da qualcuno hanno anche il vantaggio di poter essere usate anche per riempimenti e livellamenti cosa che le monocomponenti un po soffrono.
Come Carver abbiamo scelto anche di eliminare completamente dalla nostra gamma i collanti poliuretanici puri (sia mono che bicomponenti) perchè, se anche con prestazioni tecniche di tenuta elevate e a bassissime emissioni (magari certificate anche EC1), sono tossicologicamente più pericolose in quanto potenzialmente cancerogene (nella parte di sicurezza riportano tutte la frase H351 "sospettate di provocare il cancro")
Senza contare che rispetto alle epossi-poliuretaniche e alle silaniche soffrono di più i sottofondi molto compatti e poco porosi.
A prescindere dalle marche utilizzate, e contro ogni miointeresse commerciale, l'importante secondo me è usare collanti di qualità e non materiale troppo caricato di polveri. In Italia reputo che abbiamo molte aziende in Italia che fanno collanti validi (io ho nominato i miei ma vi assicuro che anche il nome fatto da voi è oltremodo da annoverarsi tra quelli molto validi) ma purtroppo si trovano prodotti anche molto economici e non altrettanto sicuri.
Fortunatamente non succede frequentemente anche con i collanti meno prestazionali ma ricordate che i centesimi risparmiati sul collante (perchè di pochi centesimi di risparmio si parla) quando il pavimento poi si muove o salta non li vedrete neanche tra tutti quelli che si spenderanno in più per risolvere il problema. Tutto questo solo per dire mi raccomando i collanti non sceglieteli solo per il prezzo ma verificate sempre anche la qualità.

PARQUET SARTORIALE AVVALLA E APPOGGIA OGNI DISCORSO SULLA SCELTA DELLA QUALITA' PRIMA DI OGNI COSA, PER CUI ABBIAMO RIPORTATO INTEGRALMENTE L'APPORTO DELL'AMICO ANDREA

Risponde e ci da il suo apporto di esperienza  il titolare della TOVER, azienda leader nella produzione di adesivi e finiture per pavimenti in legno:

Federico (Piemonte):
Condivido a pieno tutto ciò che è stato detto sull'importanza di scegliere prodotti di qualità, perchè spesso sento dire "Devo fare una grosso lavoro, prendo la colla economica da cantiere" e a quel punto mi domando "Ma se un cantiere vuol dire tanti metri, vorrà dire anche grossi danni in caso di problemi! Non è forse meglio in quel caso tutelarsi prendendo una colla buona anzichè una economica?", anche perchè come avete detto si parla di risparmiare 5-10 cent al mq... ne vale davvero la pena rischiare?

Per spiegare a un cliente finale perché scegliere una colla silanica anziché una bi-componente, direi:

  • sicuramente per la facilità di pulizia sul prefinito, anche scappasse in fase di posa una ditata di cui non ci si accorge è sicuramente più facile rimediare
  • la silanica è una colla elastica e questo comporta diversi vantaggi sia per la maggior capacità di collaborare con il legno in caso di sottofondi riscaldanti, sia per la capacità di ammortizzare eventuali tensioni sul sottofondo e in caso di deformazione del legno non portare a rottura il massetto
  • l'elasticità aumenta anche il comfort abitativo sia dal punto di vista acustico che al calpestio (una volta hanno posato una pista da ballo con la nostra silanica e chi la frequentava ha commentato che sentivano il pavimento più elastico e a fine serata erano meno stanchi! sono rimasto molto sorpreso ma è la verità)
  • poi c'è ovviamente il tema impatto ambientale (anche il cliente finale deve fare la sua parte) e le colle silaniche sono a bassissime emissioni (in primis per Voi) e anche l'imballo diventa un rifiuto sì speciale (perchè creato da un professionista) ma NON pericoloso


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